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Peire Guillem de Luzerna, En aquest gai sonet leuger (BdT 344.3)


 

Circostanze storiche

 

 

 

Peire Guillem de Luserna va annoverato tra i trovatori del sud della Francia che riuscirono a trovare ospitalità presso le corti dell’Italia settentrionale nella prima metà del XIII secolo (Morlino 2009; Guida-Larghi 2014, pp. 404-406). Il sirventese En aquest gai sonet leuger (BdT 344.3), dedicato a Giovanna d’Este (v. 46), ci conferma la sua presenza nella Marca Trevigiana tra il terzo e il quarto decennio del Duecento (cfr. Folena 1976, pp. 51-52; Bettini Biagini 1981, pp. 100-105).

Gli elementi utili alla datazione del componimento non sono molti e si concentrano nella quarta strofe rivolta all’imperatore Federico II e nella tornada. Il termine post quem può esser fissato con sicurezza al 6 marzo 1226, quando i Comuni dell’Italia settentrionale guidati da Milano (v. 31) si riunirono nuovamente in una Lega contro le ambizioni di Federico II (cfr. Fasoli 1977; Stürner 2009, pp. 469-477). La menzione in tornada di Giovanna, andata in sposa al marchese Azzo VII d’Este nel 1221, consente di fissare il termine ante quem al novembre 1233, data della morte della marchesa.

Come suggerito da De Bartholomaeis 1931, vol. II, p. 51, il tono di denuncia delle macchinazioni della Lega contro l’imperatore che si coglie nel sirventese consente di ipotizzare che esso fu composto probabilmente a ridosso del rinnovo della Lega lombarda (vedi anche Bettini Biagini 1981, p. 101; Meliga 2005; Grimaldi 2013). La promozione di un intervento imperiale contro i Comuni potrebbe essere ricondotta, a mio avviso, agli interessi specifici dei signori di Este e alla loro lotta contro Ezzelino da Romano. Gli Estensi, infatti, furono a lungo in conflitto con la famiglia dei Torelli, appoggiati dai da Romano, per il controllo di Ferrara (cfr. Dean 1993). Nell’aprile del 1226, in seguito a prolungati scontri e nonostante l’appoggio della città di Mantova e del conte di Verona Riccardo di Sambonifacio, Azzo VII fu sconfitto ed estromesso dal governo di Ferrara a vantaggio di Salinguerra II Torelli (Bettini Biagini 1981, pp. 18-19). Nell’intervento di Federico contro la Lega che si profilava nella primavera del 1226, il marchese d’Este poteva vedere forse una concreta possibilità di rifarsi sui suoi rivali e appoggiò pertanto con convinzione il partito imperiale. Tramite questa scelta Azzo VII, oltre a porsi in continuità con la tradizionale politica filoimperiale della famiglia, perseguiva dunque una finalità ben concreta, quella di vendicarsi dei Torelli e dei loro alleati, su tutti Ezzelino da Romano, tra i più fermi sostenitori della Lega in quel periodo. Il ruolo di Ezzelino negli eventi del 1226 fu di primo piano: riuscendo a conquistare il potere a Verona ai danni di Riccardo di Sambonifacio, egli consentì ai Comuni ribelli di infliggere un duro colpo all’imperatore mediante la chiusura dei passi alpini dell’Adige (Bortolami 2005). Questa manovra impedì il ricongiungimento tra Federico II e l’esercito tedesco guidato dal figlio Enrico e costituì un’onta gravissima per il prestigio dell’imperatore il quale non poté evitare che la dieta prevista a Cremona per il giorno di Pasqua fallisse (Stürner 2009, p. 471). Il componimento può dunque essere collocato, tra il fallimento della dieta di Cremona, avvenuto nell’aprile 1226, e il gennaio del 1227, quando il dissidio tra l’imperatore e i Comuni fu ricostituito grazie all’opera di mediazione di papa Onorio III (Stürner 2009, pp. 477-482).

 

 

Bibliografia

 

Bettini Biagini 1981

Giuliana Bettini Biagini, La poesia provenzale alla corte estense, Pisa 1981.

 

Bortolami 2005

Sante Bortolami, «Ezzelino III da Romano», in Federico II. Enciclopedia Fridericiana, Roma 2005, versione in rete (www.treccani.it).

 

De Bartholomaeis 1931

Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931.

 

Dean 1993

Trevor Dean, «Azzo d’Este», in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma 1993, versione in rete (www.treccani.it).

           

Fasoli 1997

Gina Fasoli, «Federico II e la Lega Lombarda. Linee di ricerca», Annali dell’Istituto Storico italo-germanico di Trento, 2, 1977, pp. 39-73.

 

Folena 1990

Gianfranco Folena, «Tradizione e cultura trobadorica nelle corti e nelle città venete», in Id., Culture e lingue nel Veneto medievale, Padova 1990, pp. 1-137.

 

Grimaldi 2013

Marco Grimaldi, «Il sirventese di Peire de la Caravana (BdT 334,1)», Cultura neolatina, 73, 2013, pp. 25-72.

 

Guida - Larghi 2014

Saverio Guida - Gerardo Larghi, Dizionario biografico dei trovatori, Modena 2014.

 

Meliga 2005

Walter Meliga, «Trovatori provenzali», in Federico II. Enciclopedia Fridericiana, Roma 2005, versione in rete (www.treccani.it).

 

Morlino 2009

Luca Morlino, «Omonimi equivoci e riconoscimenti trobadorici: il caso di Peire Guillem», in La lirica romanza del Medioevo: storia, tradizioni, interpretazioni. Atti del VI convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza, Padova-Stra, 27 settembre - 1 ottobre 2006, a cura di Furio Brugnolo, Francesca Gambino, Padova 2009, pp. 241-262.

 

Stürner 2009

Wolfgang Stürner, Federico II e l’apogeo dell’Impero, Roma 2009.

Francesco Saverio Annunziata

25.1.2018


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