Testo: Borghi Cedrini 2008 (VIII). – Rialto 19.v.2014. Mss.: Mss.: I 147v, K 133v, M 97v, N 105v, a (p. 246), z’ 1v (solo i vv. 1-2 e parte del 3). Edizioni critiche: : Carl Appel, Provenzalische Inedita auf Pariser Handschriften, Leipzig 1890, pp. 240-244 (su IKMa); Luciana Borghi Cedrini, Il trovatore Peire Milo, Modena 2008, p. 479. Altre edizioni: Edmund Stengel, «Le chansonnier de Bernart Amoros», Revue des langues romanes, 45, 1902, pp. 44-64, 120-151, 211-275, a p. 259 (a); Monica Longobardi, «Frammenti di un canzoniere provenzale nell’Archivio di Stato di Bologna», Studi mediolatini e volgari, 36, 1990, pp. 29-55, a p. 37 (z’). Metrica: a10’b10’c10’d10’e10’f10’g10’h10’ (Frank 879:7), in cinque coblas unissonans di otto versi. Questo schema interamente di coblas dissolutas conta quattordici esemplari, tra i quali oltre al solo che come questo abbia décasyllabes tutti femminili, la canzone di Guiraut Riquier BdT 248.48, spiccano alcuni di Arnaut Daniel. Peire Milo sembra qui avvicinarsi ad Arnaut per l’impiego sia delle dissolutas e di rimanti solo femminili, che Arnaut adottava anche nella sestina (come già notato da Dominique Billy, «La sextine à la lumière de sa préhistoire: genèse d’une forme, genèse d’un genre», Medioevo romanzo, 18, 1993, pp. 207-239, 371-402, a p. 387), sia di due rime rare, -ena ed -erna, la seconda delle quali in specie costituirebbe una marca danielina (cfr. Paolo Canettieri, Il gioco delle forme nella lirica dei trovatori, Roma 1996, cap. 8). Particolarmente interessante il rimante buzerna del v. 3, equivalente a qualche tipo di gelo o di gelata, che ha corrispettivi unicamente in due luoghi di Arnaut e in uno di Bertran de Preissac: il verbo correlato s’esbuzernar è attestato solo in Bertran de Born, sicché il lemma risulta circoscritto in testi di trovatori della Dordogne. Nota: Canzone di lode ad amore e di biasimo ai lauzengiers, caratterizzata da toni forti e immagini spesso inconsuete. [LBC] |