Traduzione [gb]
I. Come colui che ha servito il suo
signore a lungo e lo perde per una piccola mancanza, così capita a me, perché ho
lealmente eseguito i comandi della mia signora e di Amore, e per questo torto la
mia signora, se a lei piacesse, non mi dovrebbe mai accusare né malvolere; per
questo so per certo che quanto più uno è saggio, tanto maggiormente deve fare
attenzione a non sbagliare.
Testo: Caïti-Russo 2005, con modifiche di gb. – Rialto 25.ix.2018. Mss.: C 244v, Dc 257v (strofe I, IV), G 52v, I 85v, K 69v, P 1r, a2 183, d 316, e 240, κ p. 129 (strofa VI). Edizioni critiche: Alfredo Cavaliere, Le poesie di Peire Raimon de Tolosa, Firenze 1935, p. 91; Gilda Caïti-Russo, Les troubadours et la cour des Malaspina, Montpellier 2005, p. 246. Altre edizioni: François Juste Marie Raynouard, Choix des poésies originales des troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. V, pp. 323; Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1886, vol. I, pp. 136; Joseph Anglade, «Poésies du troubadour Peire Raimon de Toulouse», Annales du Midi, 31-32, 1919-1920, pp. 157-189 e 257-304, a p. 278. Metrica: a10 b10 b10 a10 c10 d10 d10 c10 (Frank 624:7). Canzone di cinque coblas unissonans di otto versi e due tornada di quattro versi (seconda metà della strofa). Rime: -ór, -en, -ar, -és. La formula metrica è molto usata, ma considerando anche il carattere maschile e femminile delle rime ricorre uguale solo in otto testi: cinque canzoni (Si com l’arbres que per sobrecargar, BdT 10.50; Pos eu mi feing mest los prims entendens, BdT 74.13; Ai! quan gen vens et ab quan pauc d’afan, BdT 155.3; Per Deu, amor, en gentil loc cortes, BdT 234.15; Quant om troba dos bos combatedors, BdT 349.7), un sirventese (Pos l’adreitz temps ven chantan e rizen, BdT 450.7) e due coblas (Eu ame tal qu’es un emperador, BdT 77.2; Seigner Juge, ben aug dir a la gen, BdT 461.217). Tra le canzoni ve n’è una di Peire Milo, Quant om troba dos bos combatedors (BdT 349.7) che presenta in alcuni codici rime identiche alla canzone di Peire Raimon de Tolosa, ma l’ultima editrice, Luciana Borghini Cedrini, considera la rima a = órs, dunque «presume che tra i due componimenti non vi sia stata vera contrafactura ma solo una forte imitazione metrica». Ed. Caïti-Russo: 26 qe ja taises Note: La poesia, dedicata a Corrado Malaspina, non è databile con precisione. Il trovatore frequentò la corte di Oramala tra il secondo e il terzo decennio del XIII secolo: cfr. Circostanze storiche. – L’attribuzione di P è un’innovazione del copista del ms. che apre la raccolta con le poesie di Blacasset, tutte però d’attribuzione errata. 26. Benché le lezioni in apparato non siano sempre riportate in modo preciso e completo, merito di Caïti-Russo è aver compreso che tutte le varianti del primo verbo (que iam iam tanhes quel fes damar paruen C, Qeial taisses qem fes damar paruen Dc, Qeia tai(n)sses [con lettera erasa prima di s] qil fes damar parue(n) G, Que ia taises quil fes damar paruen IK, Qe iam tamses q(ue) il fes damo(r) paruen P, qe iam faisses (corr. in taisses da Piero) qem fes damar paruen a2), rinviano a una forma minoritaria del congiuntivo imperfetto di tanher e pertanto non si deve né correggere il verso né far riferimento alla lezione di C, come in Anglade e Cavaliere, che adottano tanhes, forma equivalente ma maggioritaria (non sbagliata, come afferma Caïti-Russo). È necessario, rispetto al testo dell’editrice, ripristinare anche il pronome personale ·m. 46. Auramala, letteralmente ‘aria cattiva’ per antitesi, dato che il maniero, circondato dai boschi, è in cima a un rilievo, da cui domina la valle, è il celebre castello di Oramala, con annesso borgo, in Val di Nizza (prov. Pavia), in quest’epoca sicuramente più piccolo dell’attuale, dove i Malaspina risiedevano durante la bella stagione, ricevendovi, tra i tanti, anche i trovatori; il centro amministrativo a valle era Varzi, in cui sono sottoscritti vari documenti dei marchesi. Su Corrado Malaspina, cugino di Guglielmo, cfr. Circostanze storiche. Infondata è l’idea che Corrado sia succeduto al cugino nel 1220. [gb] |