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Peire Raimon de Tolosa, Tostemps aug dir q’us ioys autre n’adutz (BdT 355.18)


 

Circostanze storiche

 

 

   

Peire Raimon, originario di Tolosa – come traspare dal nome –, raggiunge con ogni probabilità l’Italia prima del 1220. La sua carriera poetica si intreccia con quella di Rambertino Buvalelli: la seconda tornada di De fin’amor son tuit mei pessamen (BdT 355.6) contiene infatti una dedica al magistrato bolognese. Tale testimonianza, pur mancante in γ, può godere di un certo valore, giacché è riscontrabile in due famiglie distinte di codici (ε con c, cfr. Avalle - Leonardi 1993; sul canzoniere di Rambertino cfr. Gatti 2019). I rapporti con due corti dell’Italia settentrionale, quella degli Este e quella dei Malaspina – le medesime, fra l’altro, frequentate dal conterraneo Aimeric de Pegulhan –, sono plausibili (cfr. Guida - Larghi 2014, p. 407); la tradizione manoscritta lascia tuttavia alcuni dubbi in proposito. Relativamente a Pus vey parer la flor el glay (BdT 355.13), una tornada dedicata a Guglielmo Malaspina è tràdita da DaH, ma tale invio parrebbe una «riutilizzazione a distanza di tempo e in altro ambiente» (BEdT, s.n. 335,013), anche perché Da e H assegnano tale redazione, rispettivamente, a Rambertino Buvalelli e a Guillem de Berguedan; in Da, inoltre, il componimento è copiato una seconda volta, senza la tornada in questione, ed è attribuito a Peire Raimon.

La canzone Tostemps aug dir q’us ioys autre n’adutz (BdT 355.18) è dedicata, secondo la tornada tràdita da Uc, a Beatrice d’Este. Se si vuole dare credito a tale invio – che non trova riscontro nelle altre due famiglie di codici (ε e γ) –, la datazione del componimento dovrà essere anteriore al 1220, anno in cui Beatrice d’Este si ritirò a vita monastica. A tal riguardo, si consideri però che la “terza tradizione” risulta assai attenta alle dediche a Beatrice d’Este, come testimoniato da alcuni testi di Aimeric de Pegulhan: si veda, ad esempio, Atressi·m pren quom fai al joguador (BdT 10.12) e Chantar vuilh per qe ja·m platz (BdT 10.16).

 

 

Bibliografia

 

Avalle - Leonardi 1993

d’Arco Silvio Avalle, I manoscritti della letteratura medievale in lingua d’oc, nuova edizione a cura di Lino Leonardi, Torino 1993..

 

BEdT

Bibliografia elettronica dei trovatori, a cura di Stefano Asperti, 2003ss, in rete (www.bedt.it).

 

Gatti 2019

Luca Gatti, «E son ric pretz retraire en mas chanssos: Beatrice d’Este e il canzoniere di Rambertino Buvalelli», in Fidélités et dissidences. Actes du XIIe Congrès de l’Association internationale d’études occitanes (Albi, 10-15 juillet 2017), in corso di stampa.

 

Guida - Larghi 2014

Saverio Guida - Gerardo Larghi, Dizionario biografico dei trovatori, Modena 2014.

 

Luca Gatti

16.i.2019


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