Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
Anonimi

(Arnaut Catalan?)

L’altrer fui a Calaon
Anonimi

(Arnaut Catalan?)

L’altrer fui a Calaon
461.
147
IdT
Anonimi

(Arnaut Catalan?)

Trad. it.
Apparato
Note

I. L’altro giorno ero a Calaone, in un castello bello e buono, ove trovai donna di pregio … che tanto piacente mai non vidi, e mai nessuno ne aveva descritto una tale … tanto è il suo valore ricco e buono, posto in nobili fattezze.

II. Donna Giovanna, valore e gioia vi guidano e vi governano e vi nutrono; e se io ne sono felice non ve ne meravigliate, giacché il più triste lo rendete gioioso.

1 L’altrer] Galtrer; a Calaon] accalaon    2 en] e; bel] bels    3 prezan] preiant    5 c’anc tan] cantan    6 om] on; tal] tan    8 es sos] esos    9 assis] aisis; belas faisons] beles foisons    10 jais] iaus    11 uoi gida eops cadela eops p(er)s    13 merauelies] meraueliei    14 qe·l] ceop; marrit fatz joios] smart fai ioius

1. L’incipit del componimento richiama uno stilema tipico della pastorella, tanto frequentato da costituire una marca di genere. Ad ogni modo, il gioco allusivo si esaurisce nella cobla, lasciando spazio a toni encomiastici nella tornada: non a caso, il testo fu escluso da La Pastourelle dans la poésie occitane du Moyen-Age, textes publiés et traduits, avec une introduction, des notes et un glossaire, par Jehan Audiau, Paris 1923 (cfr. pp. v-vi). Occorre inoltre considerare come nel canzoniere Q il trittico di componimenti relativi a Calaone sia seguito da Quant escavalcai l’autrer (BdT 461.200), anch’esso unicum del canzoniere nonché testo sostanzialmente riconducibile al genere della pastorella. Quant escavalcai l’autrer (BdT 461.200), composto con ogni probabilità da un giullare che gravitava attorno alla corte dei Malaspina, condivide almeno in parte l’ambientazione di L’altrer fui a Calaon (BdT 461.147): il protagonista cavalca infatti verso il castello di Montigiano. – a Calaon: la lezione del manoscritto accalaon presenta raddoppiamento fonosintattico, tratto imputabile alla lingua del copista e riscontrabile anche in Ki de placers e d’onor (BdT 461.209a), v. 8. Su Calaone vedi Antonio Petrossi, «Na Iohana», pp. 39-43; in particolare, per uno studio di approccio archeologico-topografico alla problematica dell’incastellamento nei Colli Euganei, vedi Diego Calaon, «“Incastellamento” nei Colli Euganei: progetto di ricerca e risultati preliminari», Terra d’Este. Rivista di storia e cultura, 21, 2001, pp. 127-158. In Ses desir e ses razo (BdT 457.35) di Uc de Saint-Circ una cobla conservata dal solo canzoniere D, ma con ogni probabilità autentica, è indirizzata a Calaone e a Giovanna: «Ves lei c’onra Calaon / voill que ma chanchons s’eslais, / on beautat e prez verais / an en lei faita maisson; / qu’ill viu a bon onrat resson, / na Joana, on toz bos faitz s’enansa / tan avinen, c’us no·ll’en mou mesclansa, / anz los trop toz acordar d’un voler / el sieu ric prez lialmen mantener», per cui vedi Folena, «Tradizione e cultura trobadorica», pp. 53-54.

9. belas faisons. Vedi anche Peire Raimon de Tolosa, Tostemps aug dir q’us ioys autre n’adutz (BdT 355.18), vv. 55-59: «Prez e valor, beltat, ioi et ioven, / ses faillimen, / e toz bos aibs, totas belas faisos / ha Na Beatrix d’Est, q’anc non cre qe fos / don’ ab tan bes ses tota malestansa».

11. Si accoglie la proposta ricostruttiva di Lewent. Dal momento che i sostantivi sono coordinati e precedono il verbo, quest’ultimo si presenta al singolare (cfr. Frede Jensen, Syntaxe de l’ancien occitan, Tübingen 1994, § 478).

14. La contrapposizione fra la semantica del joi e quella del marrimen si rinviene anche nella canzone di Arnaut Catalan Anc per null temps no·m donet iai (BdT 27.4), v. 11: «de leis, qe·m ten marrit ioios», e vv. 39-40: «per q’ieu iratz non mi puesc esiauzir / plus q’oms iauzenz, tant qant a ioi, marrir».

Testo

Edizione, traduzione e note: Luca Gatti. – Rialto 24.iii.2017.

Mss.

Q 4r (te(n)ço(n))

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Kurt Lewent, «Drei altprovenzalische Gedichte auf Johanna von Este», Zeitschrift für romanische Philologie, 39, 1919, pp. 619-627, p. 620; Ferruccio Blasi, Le poesie del trovatore Arnaut Catalan, Firenze 1937, p. 49; Antonio Petrossi, «Na Iohana de pretç soverana: les troubadours à la cour de Calaone», Revue des langues romanes, 120, 2016, pp. 39-49, p. 49.

Altre edizioni: Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931, vol. II, p. 123 (testo Lewent); Gianfranco Folena, «Tradizione e cultura trobadorica nelle corti e nelle città venete», in Id., Culture e lingue nel Veneto medievale, Padova 1990, pp. 1-137, a p. 55 (estratti testo Blasi, vv. 1-3 e 10-14); Giuliana Bettini Biagini, La poesia provenzale alla corte estense. Posizione vecchie e nuove della critica e testi, Pisa 1981, p. 105 (testo Lewent); Pastorelle occitane, a cura di Claudio Franchi, Alessandria 2006, p. 320 (testo Lewent).

Nota filologica

Si riproduce la grafia del manoscritto unico Q. Data la scarsa conoscenza del provenzale da parte del copista, il testo risulta fortemente scorretto e compromesso. Si correggono errori flessionali e morfologici; vengono altresì ricondotte alla norma alcune forme grafiche aberranti, anche in sede di rima. – Sotto la rubrica tençon sono raggruppati, senza apparente soluzione di continuità (ma vedi l’Edizione diplomatica), L’altrer fui a Calaon (BdT 461.147), Arnaldon, per na Johana (BdT 461.27a) e Ki de placers e d’onor (BdT 461.209a). A differenza di quanto sostenuto Giulio Bertoni, «Di un trovatore in Italia (Arnaut Catalan) alla corte d’Este», Giornale Storico della Letteratura Italiana, 62, 1913, pp. 266-267, nota 2 a p. 267, che considerava dialogici tutti e tre testi (lo è, a rigore solo il secondo, in quanto costituisce uno scambio di coblas) la rubrica non sembra essere indicativa del loro genere di appartenenza. I componimenti che nel canzoniere Q sono introdotti da una simile rubrica hanno infatti caratteristiche peculiari: «le tenzoni sono infatti scritte ne gli spazi vuoti tra un poeta e l’altro e debbonsi perciò ad una mano posteriore a quella che scrisse il vero e reale corpo del codice», e dunque «avremo a che fare con frammenti, con componimenti mutilati, la cui lunghezza dipenderà dal maggiore e minore spazio lasciato libero dal precedente amanuense», in Giulio Bertoni, Il canzoniere provenzale della Riccardiana n° 2909, Halle a. S. 1905, p. xiii, ma vedi più in generale le pp. xiii-xv). Testi in parte o in tutto aberranti rispetto all’indicazione di genere tençon sono, ad esempio, Mong’, eu vos deman (BdT 75.5 = 303.2), anomala tenzone a tre coblas, e il salut d’amor Dompna, vos m’avez et amors (BdT 461.V). 

Metrica e musica

Metrica: a7 a7 b7 b7 c7 c7 c7 d7 d7 (Frank 166:4). Una cobla di nove versi (con lacuna di due), seguita una tornada di cinque versi. Rime: -on, -an, -ais, -o(n)s. Il breve componimento è un contrafactum di Per ses dei una chanso (BdT 364.34) di Peire Vidal. Il confronto con il modello permette di accertare le lacune dei vv. 4 e 7; inoltre, le rime bons e foisons (vv. 8 e 9) lasciano ipotizzare che nella lingua dell’autore l’-n mobile dovesse cadere: il fenomeno è ravvisabile nel tolosano (per cui vedi Åke Grafström, Étude sur la graphie des plus anciennes chartes languedociennes avec un essai d’interprétation phonétique, Uppsala 1958, §53, nonché, più in generale, Andrea Poli, «Sulla definizione di “scripta tolosana” ed i suoi rapporti con l’occitanico antico», Medioevo Romanzo, 19, 1994, pp. 91-105). De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche, vol. II, p. 124, è l’unico fra gli editori a leggere «bos e faisos, in luogo di bons e faissons […] per averne la rima perfetta col vos e col joios della tornada». – Nella BdT la scheda di 461.147 racchiude anche Arnaldon, per na Johana (BdT 461.27a) e Ki de placers e d'onor (BdT 461.209a), distinti successivamente in Frank, § 41, p. XXVI, secondo il quale le tre pièces anonime «n’ont de commun que l’objet de leurs louanges, Jeanne d’Este. Composées sur des formules mètriques indépendantes, elles ont été séparées à notre Index, alors que Pillet les enregistre sous en seul article».

Informazioni generali

Per la datazione e la questione attributiva vedi le Circostanze storiche.

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