Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Anonimi
Si tot chantar non m’enansa
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Si tot chantar non m’enansa
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Testo

Edizione: Anna Radaelli 2004; note: Anna Radaelli. – Rialto 12.xii.2005.

Mss.

f 41r (secondo l’attuale computazione).

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Paul Meyer, Les derniers troubadours de la Provence d’après le chansonnier donné à la Bibliothèque Impériale par M. Ch. Giraud, Paris 1871, p. 114, (la localizzazione al f. 46 risale alla seconda numerazione);Anna Radaelli, «Dansas» provenzali del XIII secolo. Appunti sul genere ed edizione critica, Firenze 2004, p. 257.

Metrica e musica

Metrica: C7’ D7 D7 C7’ || a7 b7 a7 b7 | c7’ d7 d7 c7’ (Frank 421:35). Desdansa con respos di quattro versi + e coblas singulars di otto versi + una tornada di quattro versi.

Informazioni generali

Il respos assume la fisionomia di una propositio con il verbum dicendi al futuro (chantarai), tratto comune a moltissimi esordi della tradizione, ma a un solo altro caso nelle dansas, il «saggio» monostrofico di W: «Pos qu’ieu vey la fualla / verdear entre la flor, / chantar vual per fin’amor» (BdT 461.196). Il refrain-preambolo informa di sé le coblas che seguono nel metro e nelle rime della cauda, come vuole il genere, ma dà il via anche allo svolgimento tematico. – Il testo è giocato su una serie di antitesi e contrapposizioni che tendono a rendere lo stato di incertezza e confusione che l’amore genera nel poeta. In realtà questa discordanza di motivi è riconducibile agevolmente al sottogenere di appartenenza di questo testo che, come BdT 244.1a, è una desdansa, secondo quanto è spiegato nel primo Trattato di Ripoll e nelle Leys d’Amors, e l’accostamento oppositivo in rima dei termini chiave del componimento 11 dezesper : 12 esperansa; 18 plazer : 31 desplazer; 27 voler : 30 desvoler, ne palesa la natura. – Il senhal «ma Guerieira» è utilizzato anche da Joan de Pennas, poeta di Tarascona (XIIIex.-XIVin.), il cui combat con Guerieira («Un guerrier per alegrar / vuelh comensar car m’agensa») è trascritto in f al f. 24v sotto la rubrica ihoan de pennas (BdT 269.1). Esso nasconde una donna di Tarascona (vv. 23-24: «en Tarascon bellazor / que miels del dart d’amor fieira») e potrebbe costituire un seppur flebile filo indiziario che collega i due testi a un unico autore.

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