Testo: Borghi Cedrini 2008 (XIX). – Rialto 19.v.2014. Mss.: I 147v, K 133r, N 103r, a (p. 242), z’ 1r. Edizioni critiche: Carl Appel, «Poésies provençales inédites tirées des manuscrits d’Italie (suite)», Revue des langues romanes, 39, 1896, pp. 177-216, a p. 198 (su IKNa); Luciana Borghi Cedrini, Il trovatore Peire Milo, Modena 2008, p. 486. Altre edizioni: Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours, in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1873, vol. I, n. 288 (N); Edmund Stengel, «Le chansonnier de Bernart Amoros», Revue des langues romanes, 45, 1902, pp. 44-64, 120-151, 211-275, a p. 255 (a); Monica Longobardi, «Frammenti di un canzoniere provenzale nell’Archivio di Stato di Bologna», Studi mediolatini e volgari, 36, 1990, pp. 29-55, a p. 34 (z’). Metrica: a7b7b7a7c7d5’d7’c7, con er ~ is, ai, is ~ er, ia (Frank 624: 90). Sei coblas alternadas di otto versi con una tornada di quattro. Tra i novantadue esemplari dello schema, solo questo e la canzone di Peirol, BdT 366.9, inseriscono un verso 5’ fra versi 7 e 7’, e ibridano la tecnica delle coblas unissonans con quella delle capcaudadas, commutando a ogni cobla il timbro delle rime estreme, e oltre a realizzare il tutto con le stesse rime mostrano condivisioni lessicali e affinità tematica: pare quindi evidente che vi sia una contrafactura tra i due componimenti, della quale però, come nei casi di BdT 349.1 e 349.7, resta incerto quale sia il modello e quale l’imitazione. Note: Canzone. – Vi si alternano energiche denunce delle false promesse dell’amata, e fermi propositi di continuare comunque a servirla. [LBC] |