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V.
Edizione: Martín de Riquer 1996; note: Sara Centili. – Rialto 30.vii.2003.
T 167r.
Edizioni critiche: Martín de Riquer, Guillem de Berguedà, 2 voll., Abadía de Poblet 1971, vol. II, p. 129; Les poesies del trobador Guillem de Berguedà, text, traducció, introducció i notes per Martí de Riquer, Barcelona 1996, p. 215 (riprende con piccole variazioni il testo dell’edizione del 1971).
Altre edizioni: Le parnasse occitanien, Toulouse 1819, p. 153; François Just-Marie Raynouard, Choix des poésies originales des troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. V, p. 186 (ed. frammentaria); Adelbert Keller, Lieder Guillems von Berguedan, Mitau-Leipzig 1849, p. 31; Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1853, vol. III, p. 306; Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1873, vol. II, p. 203; Manuel Milá y Fontanals, De los trovadores en España, Barcelona 1861, p. 306; Alfons Serra-Baldó, Els trobadors, Barcelona 1934, p 121; Martín de Riquer - Francisco Noy, Antología de textos literarios románicos medievales, Barcelona 1958, p. 178; Martín de Riquer, Los trovadores. Historia literaria y textos, Barcelona 1975, p. 535 (testo del 1971).
Il manoscritto unico T (che conserva accanto a questa tre altre poesie di Guillem) presenta un testo piuttosto corretto, ma l’editore ha deciso di regolarizzarne l’aspetto secondo la norma provenzale; le normalizzazioni interessano tanto le grafie (marces > marqes, megllior > melhor, ecc.) quanto la patina linguistica (giular > joglar, Ulivier > Olivier, ecc.). – Al v. 9 una parola ormai illeggibile è stata letta da Riquer trolaie (?), mentre Milá aveva inteso Cerdai’e; Riquer preferisce lasciare una lacuna, indicando che deve trattarsi di un’indicazione geografica meridionale in opposizione a Tours, e propone in nota la congettura tro Lerid’et; Oroz al contrario immagina che il confine qui menzionato possa essere il mare, e suggerisce quindi tro l’aig’et (Francisco Oroz Arizcuren, rec. a Riquer, Guillem, Archiv für das Studium der neueren Sprachen und Literaturen, 211, 1974, pp. 206-215, a p. 211).
Metrica: a8 b8 b8 c8’ b8 d8 e8 e8 c8’ (Frank 678:1; unicum); cinque coblas unissonans con mot-refrain (Mataplana) al quarto verso di ogni strofa.
Planh per la morte di Pons de Mataplana (morto tra il 1184 e il 1185), fortemente osteggiato in altre poesie di Guillem de Berguedan (BdT 210.1, 210.5, 210.8, 210.18); benché il cambio di tono di questa poesia rispetto alle altre incentrate sullo stesso personaggio sia radicale e piuttosto sorprendente, Riquer esclude decisamente che questo compianto possa essere ironico e ne ammira al contrario la sincerità e l’originalità (Riquer, Guillem, I, pp. 94-98).