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II.
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IV.
V.
VI.
VII.
Edizione e note: Federica Bianchi. – Rialto 15.ii.2003.
C 324v.
Edizioni critiche: Franz Eichelkraut, Der Troubadour Folquet de Lunel, Berlin 1872 (rist. anast. Gèneve 1975), p. 21 (V) ; Francisco J. Oroz Arizcuren, La lírica religiosa en la literatura provenzal antigua, Pamplona 1972, p. 134 (XII).
Altra edizione: Pierre Bec, Anthologie des troubadours, Paris 1985, pp. 317-319.
Metrica: a7 b7 b7 a7 c7’ d7 d7 e7 e7 Rimes dérivées: 4/5. Retrograd. Str. I, III, V (Frank 645:7) e a7 a7 b7 b7 c7’ d7 e7 e7 d7 Rimes dérivées: 5/6. Str. II, IV (Frank 645:7). Cinque coblas alternadas di nove versi più due tornadas di cinque versi. L’assegnazione in Frank di due schemi distinti, uno per le strofe dispari e l’altro per le strofe pari del componimento, seppur motivata dalla retrogradatio applicata a coppie di strofe, non rispecchia fedelmente il comportamento delle rime nel testo. Queste infatti, pur ruotando, restano le stesse in ogni cobla e andrebbero indicate mantenendo la stessa lettera per ciascuna rima, sia nelle strofe dispari che in quelle pari: a7 b7 b7 a7 c7’ d7 d7 e7 e7 / e7 e7 d7 d7 c7’ a7 b7 b7 a7 etc. In questo modo risulta maggiormente evidente la posizione centrale della rima femminile c che funge da vero e proprio perno della stessa retrogradatio e intorno alla quale la quartina (a b b a) e il doppio distico (d d e e - e e d d) si alternano.
Canzone religiosa dedicata ad Ugo IV di Rodez e collocabile cronologicamente prima del 1274 (anno della successione di Enrico II). Indugiando in apertura su uno dei topoi per eccellenza della poesia cortese, ossia l’esordio stagionale (primaverile in questo caso), o, ad esempio, sull’impiego dei vari modi in cui veniva definito il corteggiatore di una dama (preyador, v. 19; entendedor, v. 20; fin amador, v. 21; lauzador, v. 35), la canzone si manifesta dichiaratamente mariana solo a partire dalla prima tornada, dove però, in contrasto con l’ambiguità fin’ora dimostrata, il trovatore ci descrive uno dei tratti più caratteristici della Madonna : la sua verginità, originalmente accostata a quella del Padre (Reyna maire piussella, / filla de paire piusselh, vv. 46-47). Il componimento, opponendosi alla più convenzionale preghiera rivolta alla Vergine in Dompna, bona, bel’e plazens (BdT 154.2), rappresenta la predisposizione del trovatore, dimostrata anche in altri componimenti (BdT 154.4, 154.7) e a cui si è accennato nella Premessa, a riproporre gli stilemi tipici della lirica cortese nelle canzoni mariane.